Adila Bennedjaï-Zou
Yugurten
« Io spesso porto un pezzo di pane, un ramo di ulivo, mi presento e dico: siamo venuti per te, siamo i tuoi discendenti, e ti vogliamo bene »
Chi è a conoscenza che il carcere Mamertino, noto per essere stata la prigione di San Paolo e San Pietro, fu anche la tomba di Giugurta? Chi ricorda che Giugurta, re di Numidia, tenne testa all’Impero Romano? Chi sa che la Numidia, che oggi si chiama Cabilia, è una regione dell’Algeria? Poche persone, a parte gli stessi Cabili, che sotto la stratificata azione colonizzatrice degli imperi che si sono succeduti – romani, arabi, ottomani, francesi – continuano ad alimentare la fiamma del loro eroe e l’idea della loro libertà.
L’artista Adila Bennedjaï-Zou, insieme ad alcuni membri della comunità berbera a Roma, ci accompagna attraverso un lavoro sonoro e alcuni momenti conviviali e di visita, lungo le storie, le occasioni di celebrazione e l’omaggio al ricordo di Giugurta, personaggio simbolo per la propria comunità, ma presenza nascosta alle storie predominanti che narrano l’area del Foro Romano.
L’intervista è con Mazhour Hammache, mix di Clémence Gross.
Info | L’incontro prevede la visita collettiva al Carcere Mamertino (costo 5 €), un piccolo brunch e l’ascolto del documentario, si prega di partecipare provviste/i di cuffie auricolari per cellulare.
Prenotazione obbligatoria: hiddenhistories.rome@gmail.com