Dora García
I LIBRI SONO CORPI (POSSONO ESSERE SMEMBRATI) – MOSTRA E PRESENTAZIONE

I libri sono corpi (possono essere smembrati) è il lavoro dell’artista Dora García pensato per gli spazi e in relazione al patrimonio librario della Biblioteca Casanatense di Roma. Il progetto è stato composto di un percorso espositivo, un momento performativo e un reading group, sviluppando una riflessione sulla nozione di censura e le sue implicazioni. García ha lavorato su una selezione di libri censurati, cancellati, smembrati della collezione della biblioteca romana: rintracciandone le connessioni e ricostruendone le storie silenziate, ha analizzato il potenziale di sovversione che veniva riconosciuto ai testi.

L’installazione, inaugurata il giorno 07 settembre,  è stata allestita nel Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense, dove alcune teche hanno raccolto un gruppo di volumi antichi oggetto di censura, parte del patrimonio della biblioteca. I testi, selezionati da Dora García durante i mesi di studio e ricerca, sono stati esposti insieme ad altri libri provenienti dalla raccolta personale dell’artista.
L’installazione si è concentrata in particolare sul volume “Apocalypsis Nova”, scritto dal Beato Amadeo da Silva nel luogo del martirio dell’apostolo Pietro, il Tempietto del Bramante, oggi parte della Real Academia de España en Roma. Il testo, mostrato in tre copie manoscritte, testimoniava di uno spaventoso cambiamento dei tempi e venne censurato per le sue visioni profetiche. 

In occasione dell’inaugurazione dell’installazione, García ha presentato personalmente il progetto e la sua evoluzione al pubblico.

 

La mostra è stata visitabile fino al 28 settembre, con accesso libero e gratuito. 

 

Il programma di I libri sono corpi (possono essere smembrati) ha incluso:

 

  • 21 settembre – Reading group presso il Tempietto del Bramante, Real Academia de España en Roma.
  • 28 settembre – Performance nella Sala di lettura della Biblioteca Casanatense, con la partecipazione di Brianda Carreras e Maria Elena Fantoni. Finissage dell’installazione nel Salone Monumentale.